Poetessa francese. Fu moglie del musicista Hippolyte
C., professore al conservatorio di Parigi. Più che alle
qualità letterarie, la
C. deve la sua notorietà alla
bellezza e agli intimi legami con Flaubert che ella conobbe in casa dello
scultore Pradier. La relazione durò dal 1846 al 1855, interrotta da
numerose crisi. Amò l'Italia e ne scrisse con entusiasmo nel libro
L'Italia degli Italiani. Citiamo ancora
L'Acropoli di Atene,
premiato nel 1854 dall'Accademia Francese, forse perché il Flaubert vi
aveva apportato numerosi ritocchi (Aix-en-Provence 1810 - Parigi
1876).